Efficacia dell’attività aerobica in pazienti con dolore cervicale

 

Il dolore cervicale aspecifico è un disturbo muscolo scheletrico diffuso nella popolazione generale con un tasso di incidenza nel corso della vita  del 12% – 70%, con prevalenza e disabilità notevolmente aumentata negli ultimi 25 anni.

Uno studio osservazionale ha dimostrato che le persone che svolgono regolarmente attività aerobica hanno meno probabilità di sviluppare dolore cervicale, come altri studi di alta qualità dimostrano una forte evidenza che l’esercizio fisico conferisca sollievo nel medio termine in pazienti con dolore cervicale aspecifico.

Vale la pena precisare che l’esercizio aerobico è in grado di apportare dei benefici non solo nel chronic low back pain (mal di schiena) ma anche in altri disordini funzionale, come la fatica cronica, la fibromialgia e molte altre patologie.

Tuttavia, al momento, non c’è molta evidenza che dimostri come l’attività aerobica possa rappresentare un intervento efficace nella gestione del dolore cervicale.  Pertanto, lo scopo di questo studio era di verificare l’ipotesi che la combinazione attività aerobica più specifici esercizi cervicali rappresentino un trattamento più efficace per diminuire il dolore cervicale e la disabilità comparato al solo programma di esercizi cervicali.

 

Un totale di 139 pazienti, con dolore cervicale da almeno 4 settimane,  sono stati reclutati in questi studio, in cui due tipologie di intervento terapeutico sono stati messi a confronto. I pazienti sono stati randomizzati in due gruppi, un gruppo in cui in 6 settimane dovevano praticare, per due volte a settimana ed in clinica,  attività aerobica in aggiunta a specifici esercizi cervicali (gruppo sperimentale) ed un gruppo invece dove per lo stesso tempo dovevano eseguire solo esercizi specifici cervicali supervisionati (gruppo controllo).

I pazienti del gruppo sperimentale, oltre agli esercizi, hanno eseguito una moderata attività aerobica sulla cyclette ( 60% della massima frequenza cardiaca) per 20 minuti durante la prima settimana, 30 durante la seconda settimana e 45 minuti nelle restanti settimane, con intensità, durata e frequenza stabilite secondo le linee guida dell’American College of Sports Medicine.

Inoltre, durante le sei settimana di intervento, entrambi i gruppi sono stati istruiti ad eseguire esercizi specifici cervicali a casa per almeno 2 giorni a settimana, mentre al gruppo di controllo è stato chiesto di eseguire, due volte a settimana, almeno 30 minuti di attività aerobica di moderata intensità, secondo le preferenze del paziente ( cyclette o camminata).

Per aumentare la compliance, i pazienti di entrambi i gruppi hanno ricevuto, alla fine di ogni seduta, cinque minuti di leggero massaggio come terapia sham.

Alla fine delle 6 settimane di intervento, entrambi i gruppi sono stati istruiti ad eseguire gli stessi esercizi per la cervicale a casa per 3 volte a settimana, mentre ai pazienti del gruppo sperimentale è stato chiesto di continuare a praticare attività aerobica per almeno 30 minuti, con intensità moderata, per almeno 3 volte a settimana.

Tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione funzionale ed hanno completato questionari all’inizio e al completamento dell’intervento a 6 settimane. Successivamente, per valutare gli effetti nel lungo termine, tutti i pazienti sono stati contattati telefonicamente a 3 e a 6 mesi di follow up.

 

I risultati hanno mostrato una riduzione dell’intensità del dolore alla scala VAS immediatamente dopo il completamento dell’intervento iniziale di 6 settimane in entrambi i gruppi, ma in misura significativa nel gruppo sperimentale, ed ulteriormente diminuita nel follow up a lungo termine. E’ stata inoltre osservata una riduzione significativa, in entrambi i gruppi, dell’assunzione di farmaci.

Come outcome secondario, dopo sei settimane di intervento, una riduzione dei punteggi medi nei questionari Fear Avoidance Beliefs Questionnaire (FABQ) e Neck disability index sono stati osservati in entrambi i gruppi, che indicano una riduzione del dolore, della disabilità e della paura del movimento. Tuttavia questa riduzione, era significativamente maggiore nel gruppo che eseguiva anche attività aerobica rispetto al gruppo di controllo.

Questo risultato potrebbe anche essere spiegato dal miglioramento delle condizioni fisiche del paziente , come la salute generale, il miglioramento dell’umore ed un miglioramento delle capacità di carico dei tessuti.

Una scoperta importante di questo studio è stata anche la significativa riduzione di cefalea cervicogenico e/o della frequenza di cefalea in entrambi i gruppi, ma in misura maggiore nel gruppo che eseguiva attività aerobica di moderata intensità.

In entrambi i gruppi è stato riscontrato un miglioramento significativo della resistenza dei flessori cervicali profondi, tuttavia in misura significativamente maggiore nel gruppo sperimentale, e questo potrebbe in parte spiegare la riduzione della frequenza di cefalea in entrambi i gruppi.

Nel gruppo sperimentale, il 90% pazienti che hanno ottenuto dei benefici a 6 settimane dall’intervento ha continuare a beneficiarne anche dopo i 6 mesi di follow-up, confermando la durabilità nel lungo termine, obiettivo principale del trattamento.

I risultati di questo studio, coerenti con le linee guida per il trattamento del dolore cervicale aspecifico, suggeriscono come non ci siano stati particolari differenze nei tassi di successo a 6 settimane dall’intervento, ma che queste differenze sono diventate evidenti nel corso dei mesi successivi, con percentuali di successo che erano significativamente più elevate nel gruppo sperimentale rispetto al gruppo controllo a 3 ed a 6 mesi di follow up. Inoltre, è stata osservata una significativa correlazione positiva tra risultati positivi e durata dell’esercizio aerobico.

E’ interessante notare che, sebbene uno dei criteri di inclusione per la partecipazione allo studio fosse un dolore cervicale della durata di almeno 4 settimane, tutti i pazienti reclutati manifestavano dolore cervicale da oltre 3 mesi.  Pertanto, il risultato di questo studio potrebbe essere anche rilevante per i pazienti con dolore cronico cervicale.

Poco si sa sul meccanismo con cui l’esercizio aerobico è efficace nella riduzione del dolore cervicale, di conseguenza future ricerche si rendono necessarie.  Ciononostante, la principale implicazione di questi risultati è che nella pratica clinica si possa e si debba consigliare di svolgere attività aerobica non solo ai pazienti con dolore cervicale, ma anche ai pazienti con cefalea. Pertanto entrambi dovrebbero essere incoraggiati ad inserire attività aerobica di intensità moderata nell’attività di vita quotidiana.

 

 

A cura di

GIONATA PROSPERI FT, SPT, SM, cert. VRS          

  • Fisioterapista Sportivo  e Scienze Motorie
  • OMPT Student – SUPSI Switzerland
  • Fisioterapista esperto in Terapia Manuale nelle cefalee, emicrania
  • Fisioterapista dei disturbi dell’articolazione Temporo – Mandibolare
  • Fisioterapista dei Disturbi Vestibolari
  • Fisioterapista specializzato nella Spalla dolorosa