CHE COSA È L’ARTROSI?

L’artrosi (OA- Osteoartrosi) è una delle più comuni malattie degenerative che colpisce le articolazioni.

È una malattia articolare conseguente ad una perdita di integrità della cartilagine in associazione ad una correlata modificazione del tessuto osseo sub-condrale e delle strutture articolari adiacenti (sinovia, capsula, legamenti, menischi).

Normalmente la funzione articolare dipende da vari fattori

  • Geometria dei capi articolari;
  • Caratteristiche biomeccaniche
  • Anatomia dell’apparato capsulo legamentoso.

Se per qualche motivo, uno di questi elementi non “funziona” correttamente, l’articolazione può andare incontro al processo artrosico determinando quindi Osteoartrosi.

Oltre a ciò ci sono poi fattori di rischio modificabili e non che possono ulteriormente innescare questo processo ad esempio: ereditarietà, età, obesità, sesso femminile, ipermobilità articolare, fumo, traumi, patologie articolari pre-esistenti.

CHE COSA È L’ARTROSI DELLA MANO?

Una delle articolazioni maggiormente colpite dall’artrosi è la mano.

Nota come osteoartrite delle mani, l’artrosi alla mano è una delle malattie più frequenti, soprattutto tra persone di età avanzata e di sesso femminile.

CENNI DI ANATOMIA DELLA MANO

La mano è costituita da 27 ossa articolate tra loro, che permettono un numero svariato di movimenti che normalmente tutti noi facciamo durante le nostre giornate.

Le ossa della mano possono essere suddivise in tre categorie

  • Ossa carpali (ossia del carpo), che comprendono due fila di ossa: scafoide, semilunare, piramidale, pisiforme, trapezio, trapezoide, capitato, uncinato
  • Ossa metacarpali che sono i 5 metacarpi che si articolano con il carpo e con le falangi
  • Falangi: dalla prima alla quinta suddivise in falange prossimale, media e distale.

QUALI SONO LE ARTICOLAZIONI PIU’ A RISCHIO?

L’artrosi delle mani colpisce con maggior frequenza alcune articolazioni rispetto ad altre:

  • L’articolazione Radio-Carpica (a livello del polso)
  • L’articolazione Carpo metacarpo (a livello del primo dito)
  • Le articolazioni interfalangee prossimali
  • Le articolazioni interfalangee distali

COSA SI INTENDE PER RIZOARTROSI?

La rizoartrosi è la più comune patologia ossea che colpisce la mano; rappresenta circa il 10% delle localizzazioni artrosiche e colpisce prevalentemente le donne.

Interessa l’articolazione Trapezio-Metacarpica a livello del primo dito.

QUALI SONO I SINTOMI?

Determina:

  • Dolore in corrispondenza dell’articolazione,
  • articolazione gonfia, tumefatta;
  • riduzione della mobilità articolare sia attivo che passivo
  • crepitio (rumori articolari)
  • riduzione della forza
  • incapacità di eseguire gesti semplici con/senza dolore ad esempio: aprire/chiudere barattoli , avvicinare il primo dito al secondo creando un movimento di pinza.

QUALI SONO LE CAUSE DI RIZOARTROSI?

L’eziopatogenesi, è multifattoriale e ad oggi ci sono numerose teorie che possono essere riassunte in:

Teoria dello stress ripetitivo: per cui movimenti ripetitivi che possono determinare un aumento di forze di taglio sull’articolazione e portare a uno squilibrio articolare

Teoria Muscolare: per cui alcuni muscoli che dovrebbero attivarsi per far lavorare correttamente l’articolazione non si attivano oppure sono troppo deboli e altri che invece non dovrebbero attivarsi, sono iperattivi.

In ogni caso sappiamo che esistono vari stadi di rizoartrosi, ovviamente non ci si sveglia dal giorno alla notte con articolazione rigida, gonfia e dolente.

Esistono diversi stadi della patologia; secondo la classificazione di EATON la patologia si evolve in 4 fasi

  • 1 stadio secondo eaton: reperti radiografici normali o presenza di aumentato spazio articolare aumentato per sinovite; dal punto di bista clinico è presente dolore solo al movimento, nessuna deformazione e presenza di lassità articolare.
  • 2 stadio secondo eaton: presenza di restringimento dello spazio cartilagineo e/o presenza di osteofiti; dal punto di vista clinico è presente dolore.
  • 3 stadio secondo eaton: presenza di restringimento dello spazio casrtilagineo, presenza di osteofiti e modificazione della struttura ossea dell’articolazione trapezio-scafoidea. Dal punto di vista clinico è presente dolore e inizio di deformazione
  • 4 stadio secondo eaton: presenza di artrosi, deformazione articolare e dolore sia nel movimento che da fermo.

 

QUALI SONO I RIMEDI E COSA PUO’ FARE LA FISIOTERAPIA?

La Rizoartrosi è una patologia degenerativa che non è possibile arrestare, bensì rallentare attraverso un buon programma di fisioterapia.

 

L’approccio terapeutico è così formato

      Terapia farmacologica

                              eduzione del paziente

                                          fisioterapia (terapia manuale ed esercizi)

                                                      Tutori                      

                                                                  Chirurgia (se l’approccio conservativo fallisce)                                         

 

Le linee guida europee confermano che i trattamenti conservativi garantiscono una soddisfacente efficacia in termini di riduzione del dolore, incremento della forza e funzionalità della mano, entro sei settimane.

L’assenza di qualsiasi miglioramento clinico dopo sei settimane di trattamento, potrebbe far prendere in considerazione altre strategie, in ultimo la chirurgia.

L’approccio fisioterapico è basato su mobilizzazioni passive/ attive o attive assistite dell’articolazione trapezio-meta-carpica eventualmente associato a mobilizzazione del nervo (radiale). Oltre a ciò, il trattamento prosegue con esercizi funzionali attivi mirati al rinforzo di quei muscoli che “proteggono” l’articolazione e, in particolare parliamo di muscolo opponente del pollice, abduttore breve del pollice, primo interosseo dorsale.