Trocanterite: definizione
La trocanterite è una patologia infiammatoria dell’anca che interessa quei tendini, con la rispettiva borsa sinoviale, che si inseriscono sul gran trocantere, in particolare piccolo e medio gluteo, importanti muscoli stabilizzatori del bacino quando si è in appoggio monopodalico.
- Si ipotizza che tale condizione, spesso definita con il termine di tendinopatia glutea, con o senza borsite, si verifica in seguito ad una compressione inserzionale di queste strutture sulla regione trocanterica.
- Ad oggi viene messa in discussione il ruolo dell’infiammazione da alcune evidenze scientifiche, motivo per cui la definizione oggi ritenuta più corretta è quella del Greater Trochanter Pain Syndrome, GTPS, ovvero sindrome dolorosa del gran trocantere.
Questa sindrome si manifesta con un dolore nella regione del gran trocantere del femore, causata da una patologia a carico dei tendini del medio e del piccolo gluteo con associata borsa trocanterica.
E’ una condizione disabilitante e cronica, spesso presente in tutti i gruppi di età, dal più giovane al più anziano, sia nella popolazione attiva e sia in quella sedentaria.
- Le donne hanno un maggior rischio di sviluppare la GTPS (trocanterite) e questo rischio sembrerebbe aumentare con lo sviluppo della menopausa;
- La maggior prevalenza nelle donne è attribuibile alla morfologia scheletrica della pelvi (maggior larghezza del bacino), e alla presenza di una coxa vara, ovvero un angolo tra il complesso testa-collo del femore e il corpo del femore inferiore a 120 gradi, valore minimo considerato normale;
- Un aumento della larghezza della tuberosità del gran trocantere, un aumento della massa grassa ed una riduzione degli ormone sessuali femminili sono considerati fattori di rischio per lo sviluppo della trocanterite (Greater Trochanteric pain syndrome).
Grande e piccolo gluteo: principali fattori di rischio
Molto spesso i pazienti sintomatici presentano modelli funzionali degli arti inferiori compromessi, inclusi un’ alterato schema del passo, che risulta essere più lento e più corto, e difficoltà a salire e scendere le scale.
Queste disfunzioni di movimento sembrerebbero essere la conseguenza di una ridotta forza dei muscoli deputati all’abduzione dell’anca e di una mancanza di controllo pelvico.
Mentre i muscoli grande e piccolo gluteo sono implicati in questa sindrome dolorosa, anche il deficit del grande gluteo potrebbe avere un suo impatto sulla funzione di questa popolazione, avendo un ruolo nella stabilità pelvica, nel passo, nell’abduzione, nell’estensione e nella rotazione esterna dell’anca.
Uno studio condotto a Victoria, in Australia, ha identificato specifici cambiamenti (dimensione e qualità) dei muscoli del gluteo nelle donne che presentavano questa condizione clinica a livello del gran trocantere, rispetto ad una popolazione asintomatica.
- Una maggior quantità di infiltrato adiposo era evidente a livello del grande gluteo e del piccolo gluteo, specie nella sua porzione posteriore.
- La porzione anteriore del piccolo gluteo è maggiormente soggetta ad atrofia con l’avanzare dell’età.
Il grande gluteo, assieme al piccolo e medio gluteo sono importanti abduttori dell’articolazione dell’anca, come già accennato precedentemente, e sono responsabili del controllo pelvico controlaterale durante l’appoggio monopodalico (corsa o camminata che sia).
- Una ridotta forza da parte di questi muscoli viene riportata da una popolazione con tendinopatia gluteo (e quindi trocanterite), la quale potrebbe essere il risultato di un aumento dell’atrofia muscolare e di un maggior infiltrato adiposo .
L’impatto di questa tendinopatia sulle attività di vita quotidiana è sostanziale. Il dolore è spesso presente durante la notte, specie se si dorme sul lato affetto ed è comunemente sperimentato durante la camminata, specialmente se si allunga il passo, e nel salire o scendere una rampa di scala.
- Si ipotizza che un focus specifico sul ripristino della funzione muscolare degli abduttori dell’anca e l’evitare carichi di compressione sui tendini fornirà un approccio migliore per ottenere risultati efficaci di trattamento.
Trattamento
La realtà attuale è che il piccolo e grande gluteo sono spesso muscoli poco considerati nella pratica clinica. La loro funzione principale è quella di stabilizzare l’estremità inferiore nelle attività monopodaliche, come la corsa od un salto, o semplicemente una passeggiata.
Spesso gli ortopedici prescrivono esercizi di rinforzo del quadricipite per risolvere questa condizione, se non addirittura terapie passive, quali tecar o laser per risolvere uno stato infiammatorio di dubbia presenza.
- Considerato il ruolo primario della debolezza di questi muscoli (in termini di atrofia e infiltrato adiposo) la gestione terapeutica della sindrome dolorosa del gran trocantere dovrebbe focalizzarsi sul rinforzo di questi muscoli (in primis grande e piccolo gluteo), per esempio con esercizi in appoggio monopodalico.
GIONATA PROSPERI FT, SPT, SM, cert. VRS
- Fisioterapista Sportivo e Scienze Motorie
- OMPT Student – SUPSI switzerland
- Fisioterapista esperto In Terapia Manuale nelle cefalee, emicrania
- Fisioterapista dei disturbi dell’articolazione Temporo – Mandibolare
- Fisioterapista dei Disturbi Vestibolari
- Fisioterapista specializzato nella Spalla dolorosa