Linfedema, Arti gonfi e Sistema linfatico. Le risposte alle vostre domande
- Che cosa è il sistema linfatico ?
Il sistema linfatico è una fitta rete che percorre tutto il nostro corpo ed è costituito da vasi linfatici e organi linfatici suddivisi in organi linfatici primari e organi linfatici secondari:
- Tra i primari c’è il midollo osseo e il timo, importanti per la formazione delle difese immunitarie.
- Nei secondari troviamo la milza, tonsille, linfonodi, follicoli linfatici nei quali avviene l’avvio della risposta immunitaria specifica cellulare e anticorpale
- Il numero complessivo dei linfonodi varia da 600 a 700 in tutto il corpo, di cui 150-200 sono localizzati zona mesenterica. I linfonodi si trovano isolati o riuniti in gruppi più o meno numerosi (stazioni linfonodali).
Il Sistema linfatico può essere suddiviso in:
- Superficiale: drena la cute e il sottocute (90% della linfa negli arti viene drenata dal sistema superficiale);
- Profondo: drena la linfa proveniente dalle strutture sotto fasciali (muscoli, articolazioni, ossa).
- Viscerale: profondi a livello degli organi e visceri
2 .Ma che cosa è il linfedema ?
Il Linfedema è una disfunzione anatomica del sistema linfatico, intrinseco o estrinseco, che provoca una riduzione della capacità linfatica di riassorbimento e di trasporto della linfa, determinato da una momentanea o permanente insufficienza linfatica a bassa portata.
Comporta la presenza di gonfiore ed edema;
Può interessare tutti i distretti del corpo, ma ha una maggiore incidenza negli arti superiori e/o inferiori
- Per quale motivo avviene una disfunzione del sistema linfatico ?
le cause possono essere molteplici
- Primario connatale: presente dalla nascita per deficit immunologici congeniti
- Primario precoce : prima dei trentacinque anni, spesso dopo un trauma contusivo o distorsivo o una puntura d’insetto che procura flogosi della via linfatica;
- Primario tardivo: si possono presentare dopo i trentacinque anni con le stesse modalità dei precoci.
- Secondario Post-chirurgici: ad esempio mastectomia con asportazione di linfonodi
- Secondario Post-radioterapia: comprende territori vascolari linfatici;
- Secondario Post-flogistici: da infestazione parassitaria da Filaria, particolarmente incidente nelle regioni medio ed estremo-orientali, dopo infezione propagatasi alle vie linfatiche (ad esempio da streptococco);
- Secondario Da Disuso: insorge con l’allettamento prolungato, frequenti nell’anziano e nel disabile, o dopo ictus cerebrali con emiparesi
- Secondario Post-traumatici: rare, causato da traumi diretti o incidenti stradali.
- Come faccio a sapere di avere una disfunzione linfatica ?
La diagnosi di linfedema, così come per tutte le altre patologie, viene effettuata in base a dati anamnestici, clinici e strumentali.
Tra gli esami a disposizione del medico, troviamo l’ecografia dei tessuti molli, l’ecocolordoppler, la linfoscintigrafia, la TAC e la RMN, la linfangiorisonanza magnetica.
- Una Volta diagnosticato il linfedema cosa devo fare ?
Nel caso del Linfedema, stiamo parlando di una patologia cronica e in guaribile,
MA ATTENZIONE ,ciò non significa che non ci sia una terapia in grado di migliorare le condizioni cliniche, stabilizzare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita.
Il linfedema non sparirà mai del tutto ma con il giusto trattamento è possibile tenerlo sotto controllo
Oltre alle terapie farmacologiche (drenanti, alcalinizzanti, anti-infiammatori, antibiotici) quando necessario , il trattamento è basato su terapie fisiche e manuali:
- Drenaggio linfatico manuale ( linfodrenaggio )
- bendaggio multistrato
- esercizi decongestionanti per l’attivazione di pompe muscolari
- Onde d’urto in casi di fibrosi
- kinesio taping
- tutori elastocontenitivi personalizzati e talvolta su misura
- Ma quindi quali effetti avrò dal trattamento ?
- la riduzione dell’edema;
- riduzione della fibrosi di cute e sottocute;
- miglioramento del trofismo cutaneo;
- ridurre il rischio di infezioni.
Inoltre si ha una riduzione della disabilità con miglioramento della qualità della vita.
7 . Quanto tempo impiega un linfedema a ridursi ?
I tempi di recupero sono variabili e dipendono da vari fattori tra cui grado di linfedema, età del paziente, numero di sedute e tantissime altre variabili .
Generalmente variano dalle 2 – 4 settimane alle 6-8 settimane
8 . A fine ciclo del trattamento dovrò portare calze elastiche ?
Si, i tutori elastocontenitivi hanno la funzione di ottimizzare e mantenere i risultati ottenuti finita la prima fase riabilitativa decongestionante.
I tutori possono essere standard o su misura e vengono prescritti in base alla conformazione dell’arto e alla tollerabilità del paziente.
La caratteristica comune per i tutori è il fatto che la loro pressione deve essere graduale, cioè che la pressione man mano che sale in direzione disto-prossimale tende a diminuire. Questa riduzione di pressione garantisce, su un arto precedentemente decongestionato, il riassorbimento e la spremitura della linfa.
Perché vengano tollerati dal paziente e risultino efficaci, è importante che questi tutori si adattino bene alla conformazione dell’arto, non scivolino verso il basso, non creino lacci intermedi, non provochino arrossamenti cutanei, abrasioni.
A cura di:
GIULIA SANGUINETTI, PT, OMPT student
- Orthopaedic Manipulative Physical Therapist (OMPT) Student
- Fisioterapista dei disturbi vascuolo-linfatici
- Fisioterapista esperta in fisio-pilates