Incontinenza e molto altro

 

I cambiamenti del perineo

Con il progredire della gravidanza l’equilibrio della pelvi, oltre a quello della colonna, si altera progressivamente. Durante il periodo gravidico delle 40 settimane si verificano numerosissimi cambiamenti nel corpo della futura mamma, tra cui anche uno stiramento progressivo dei muscoli del pavimento pelvico.

Già a partire dalla gravidanza non è infrequente che si verifichi il problema di incontinenza urinaria. Si stima che circa 1 donna su 3 faccia esperienza di incontinenza urinaria da sforzo durante la gravidanza; situazione che può di certo peggiorare se il parto vaginale arreca traumi genitali e danni muscolari, connettivali e/o nervosi al pavimento pelvico. Il perineo infatti, durante il parto, si distende per accogliere il feto e resta intatto a patto che non si verifichino traumi, abrasioni e lacerazioni. Alcune di queste possono interessare anche la muscolatura perineale superficiale (lacerazione di II grado) mettendo quindi a dura prova la capacità di contenimento.

Per ridurre l’entità dell’incontinenza, sia nel periodo di gestazione sia nel primissimo post parto, la National Institute for Health and Clinical Excellence (NICE) raccomanda l’esecuzione di esercizi muscolari per il pavimento pelvico, già a partire dal periodo della gravidanza. 

Riabilitazione Postparto

L’obiettivo principale della riabilitazione perineale nel postparto è di rendere la donna capace di generare una forza contrattile del muscolo elevatore dell’ano tale da poter controbilanciare le situazioni di stress perineale, conseguenti agli aumenti pressori intraaddominali. Il trattamento riabilitativo perineale è dunque diretto a introdurre meccanismi ausiliari muscolo-dipendenti in grado di ovviare alla insufficienza di un piano perineale iperdisteso dopo il parto vaginale.

Quando è indicata?

  • Traumi perineali
  • Incontinenza urinaria: problematica più comune e diffusa nel puerperio
  • Incontinenza fecale: non va trascurata ed è più frequente tra le donne che sono andate incontro a lacerazioni di III o IV grado durante il parto vaginale
  • Prolasso organi pelvici di grado lieve: ovvero la discesa di una o più zone della parete vaginale anteriore/posteriore; la gravità aumenta con l’età e con il numero di parti vaginali
  • Problemi muscoloscheletrici: derivanti da modificazioni articolari, della muscolatura addominale e pelvica

Quando iniziare?

Il periodo migliore per iniziare questa riabilitazione perineale è a partire dalla 8° settimana dopo il parto, qualora vi fosse un’incontinenza urinaria persistente di qualsiasi tipo, incontinenza fecale e prolasso degli organi pelvici. È inoltre stato dimostrato che la riabilitazione perineale ha un effetto positivo anche sulla funzione sessuale femminile.

Il trattamento sotto supervisione del fisioterapista ha una durata media di 2 mesi, dopodiché la fase di mantenimento dipende dalla paziente stessa.

Le principali tecniche di riabilitazione includono:

  • CHINESITERAPIA PELVI PERINEALE
  • ELETTROSTIMOLAZIONE
  • BIOFEEDBACK 

Bibliografia:

  1. Citak N. et al (2010), “Postpartum sexual function of women and the effects of early pelvic floor muscle exercises”, Acta Obstet Gynecol Scand
  2. Di Benedetto P. (2004), “Riabilitazione uro-ginecologica”, Edizioni Minerva Medica, Torino
  3. Capra et al. (2014) Tidy’s. Manuale di Fisioterapia. Edi-ermes 15° edizione
  4. Sénat M.V. et al (2015), “Post-partum: guidelines for clinical practise- short text”, J Gynecol Obstet Biol Reprod (Paris)