La fascite plantare è un’infiammazione che colpisce molti corridori ed è assai limitante nella fase acuta.

Chi di noi ha avuto un esperienza di fascite plantare è consapevole di come sia debilitante e frustante. Ogni mattina è come se dovessimo camminare sui vetri rotti dal dolore che proviamo con i primi movimenti. La prevalenza tra la popolazione generale va dal 3,6% al 7%, con un picco che si avvicina all’8% nei corridori.

Molti studi al riguardo analizzavano trattamenti come la combinazioni di plantari, stretching specifico della fascia plantare ed esercizi. Questi interventi si sono dimostrati efficaci in qualche modo e sappiamo siano superiori rispetto al trattamento placebo. Tuttavia una grande percentuale di pazienti presentava gli stessi sintomi anche due anni dopo la diagnosi.

Tutto questo rappresenta una sfida per noi, medici o fisioterapisti, soprattutto per quei pazienti che manifestano un quadro clinico doloroso da diversi mesi. Quindi la domanda è questa: qual’è o quali sono i trattamenti più efficaci per una fascite plantare?

Cosa molto importante è che ci stiamo rendendo conto che la fascite plantare ha un quadro clinico che assomiglia molto ad una tendinopatia, e di conseguenza un programma basato sulla forza ad alto carico potrebbe produrre gli stessi benefici che si manifestano in una tendinopatia.

Lo scopo di questo studio è stato quello di investigare gli effetti di un programma di forza ad alto carico comparato con un programma di stretching sulla gestione di una fascite plantare.

Sono stati reclutati 48 pazienti a cui è stata diagnosticata, mediante ecografia, una fascite plantare. Sono stati randomizzati in due gruppi:  al primo gruppo sono stati somministrati esercizi di rinforzo ad alto carico mentre al secondo gruppo esercizi di stretching specifico. Inoltre ad entrambi i gruppi è stato consegnato un foglietto illustrativo con consigli sul dolore, sulla gestione della fascite e sulle modifiche delle attività quotidiane.

Il programma di stretching specifico, come mostrato in figura, consisteva in un auto trattamento da parte del paziente direttamente sulla fascia plantare, 10 movimenti, per 10 secondi, almeno 3 volte al giorno.

Il programma di rinforzo ad alto carico invece, come mostrato in figura, consisteva nel sollevare il calcagno, bilateralmente, con un asciugamano arrotolato sotto le dita del piede. Fase concentrica a salire (con entrambi i piedi) e fase eccentrica a scendere ( solo con l’arto doloroso). 3 secondi la durata della fase concentrica, 3 secondi la durata dell’eccentrica e 2 secondi isometria.

Serie: 3 serie da 12 ripetizioni massimali iniziali, per poi aumentare il carico dalla terza settimana(utilizzando uno zaino con dei libri al suo interno) fino ad eseguire 10 ripetizioni massimali. Dopo 4 settimane aumentare ulteriormente il carico con 8 ripetizioni massimali, 5 serie.

Come in figura, eseguire le ripetizioni lentamente.

Questo tipologia di trattamento con esercizi di rinforzo ad alto carico non è affatto un trattamento miracoloso. Tuttavia, può essere la strada verso i trattamenti più efficaci, in termini di riduzione del dolore, per la fascite plantare.

References

  1. Hill CL, Gill TK, Menz HB, Taylor AW. Prevalence and correlates of foot pain in a population-based study: the North West Adelaide health study. J Foot Ankle Res 2008;1(1):2 doi: 10.1186/1757-1146-1-2[published Online First: Epub Date]|.

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