PREMESSA

In molti casi è impossibile, ad oggi,  identificare la causa di un persistente mal di schiena e, di conseguenza, come curarlo. E non è ancora chiaro oggi quale sia la modalità terapeutico migliore in termini di esercizi.

COSA INSEGNARE AL PAZIENTE

Chi consiglia di non rimanere troppo a riposo, e quindi un ritorno precoce all’attività lavorativa,  e  chi consiglia un programma specifico terapeutico basato su esercizi.

E’ opinione comune oramai che il rinforzo dei muscoli del tronco, attraverso programmi di stabilizzazione vertebrale, sia in grado di migliorare il mal di schiena cronico, meglio definito come Lombalgia Cronico aspecifica.

Tuttavia,  i cambiamenti, in termini di dolore e disabilità, non sembrano essere mediati da cambiamenti dell’attività di questi muscoli. In poche parole gli esercizi di stabilizzazione vertebrale non sono ritenuti  migliori rispetto ad altri esercizi più generici.

Diversi studi scientifici infatti si sono concentrati sull’attività e di conseguenza sul ruolo di questi muscoli nei pazienti con forte mal di schiena, e sulla relazione con fattori cognitivi ed emotivi.

I risultati sono sorprendenti: pazienti che manifestavano un forte dolore tendevano a far lavorare molto di più i muscoli del tronco sia durante i movimenti di flessione ed estensione e sia durante la camminata.

Il dolore, o solo l’idea di provarlo,  per la maggior parte dei pazienti è un’esperienza terrificante. Insegnare ai pazienti come affrontare questa paura e continuare a muoversi è parte integrante del processo di guarigione.

Molti pazienti infatti, alla sola idea di provare dolore, non si muovono e tendono a irrigidire troppo i muscoli del tronco, facendo lavorare proprio quei muscoli che noi fisioterapisti volevamo rinforzare. Tutto ciò comporta una maggiore rigidità con conseguente perdita di mobilità.

MAL DI SCHIENA: IL MIGLIOR ESERCIZIO 

Partiamo dal presupposto che l’esercizio è utile per una serie di ragioni:

  • Incremento della forza muscolare, la quale può supportare meglio la colonna;
  • Incremento della flessibilità e dell’ escursione articolare, la quale può aiutare a migliorare i movimenti funzionali favorendo una migliore qualità della vita;
  • Aumento del flusso sanguigno nei tessuti molli, il che promuove la guarigione dei tessuti riducendo la rigidità.

Queste sono solo poche ragioni per cui vale la pena intraprendere un programma di esercizi per il tuo mal di schiena prima eventualmente di trattamenti passivi, ma bisogna anche sapere i risultati di altri ricerche:

  • L’esercizio aerobico effettuato per 20 minuti al 70% di massimo consumo di ossigeno riduce la percezione di dolore per più di 30 minuti nei pazienti con mal di schiena cronico;
  • Migliorare la flessibilità a livello lombare e a livello degli hamstring può ridurre in maniera significativa il dolore lombare ( dal 18,5% al 58%);
  • Esercizi di stabilizzazione riducono in maniera significativa il dolore (39% – 76,8%) mentre programmi di rinforzo muscolare del 61,6%.

CONCLUSIONI 

Quindi proviamo a rispondere alla domanda di quale sia il miglior esercizio o programma terapeutico per la gestione del mal di schiena:NESSUNO

Non ci sono evidenze che un esercizio specifico porti a maggiori benefici . Gli esercizi di stabilizzazione a nostro avviso da soli non sarebbero in grado di togliere completamente il dolore. Aumenterebbero la rigidità della colonna.

E’ come consigliare ad una persona con forte mal di schiena di contrarre ulteriormente muscoli che sono già contratti.

La nostra schiena è fatta per muoversi, sia in flessione che in estensione. I muscoli della schiena hanno il compito si di stabilizzare la colonna vertebrale ma anche il compito di MUOVERLA.

I programmi di rinforzo della schiena dovrebbero essere sempre affiancati da programmi di mobilità, per aumentare il range articolare della colonna.  Sono consigliati inoltre esercizi di respirazione, associati allo YOGA o mindfulness, per la riduzione dello stress e dell’ansia, anch’essa responsabile del dolore.

Ricordiamo infatti  che il dolore, specie quello cronico, non sempre equivale alla quantità di un danno tissutale. Esso è influenzato da più fattori come i pensieri, lo stress e la qualità del sonno. Il dolore è quindi il risultato di un sistema nervoso ipersensibilizzato.

Lo Yoga o la Minfulness hanno lo scopo di Spegnere questo sistema ipersensibilizzato attraverso la riduzione dello stress e dell’ansia.

In poche parole: MUOVITI E LIBERATI DALLO STRESS.  .

BIBLIOGRAFIA

Wong AYL., Parent EC, Funabashi M, Stanton TR, Kawchuk GN. Do various baseline characteristics of transversus abdominis and lumbar multifidus predict clinical outcomes in nonspecific low back pain? A systematic reviewPain 154 (12)(2013) 2589–2602, .

Smith BE, Littlewood C, May S. An update of stabilisation exercises for low back pain: a systematic review with meta-analysis. BMC Musculoskelet Disord. 2014 Dec 9;15:416. doi: 10.1186/1471-2474-15-416.

Ghamkhar L, Kahlaee AH. Trunk muscles activation pattern during walking in subjects with and without chronic low back pain: a systematic review. PMR 7 (5) (2015) 519–526