Dolore e mancanza di sonno: associazione
L’associazione tra dolore cronico e mancanza di sonno si sta dimostrando un filone di ricerca sempre più interessante e soprattutto importante.
Ormai è chiaro, da una serie di ricerche scientifiche sulla popolazione che i disturbi del sonno sono un indicatore affidabile di possibili nuovi episodi di dolore nonché della riacutizzazione dello stesso dolore cronico.
Ulteriori studi che invece utilizzano valutazioni di tipo sia oggettivo che soggettivo del dolore e del sonno, avvalorano la teoria che i disturbi del sonno tendano ad acuire l’esperienza del dolore.
In generale i ricercatori hanno mostrato come la mancanza di sonno possa compromettere quelli che sono considerati i processi principali e più importanti del riposo tanto da, in linea di principio, bloccarne l’inibizione del dolore cronico, endogeno e articolare.
Dolore cronico e mancanza di sonno: i risultati
Vediamo di comprendere che relazione ci sia trai vari disturbi del sonno e l’esperienza del dolore cronico:
- In generale quando si soffre di insonnia grave aumentano anche le possibilità che un mal di testa peggiori oppure che si verifichino nuovi casi.
- Le possibilità che aumenti il dolore cronico di tipo muscolo-scheletrico, nei casi in cui si dorma poco e male, aumentano in modo significativo.
Gli studi prospettici indicano che:
- Le persone che non hanno alcun dolore cronico potrebbero svilupparlo.
- Dormire male provoca un chiaro peggioramento della prognosi per tutti i casi di cefalea e dolore muscolo-scheletrico.
- L’insonnia, in più, può causare cambiamenti importanti nella sensazione di dolore .
Gli stessi sintomi dell’insonnia aumentano la possibilità di sviluppare, nel futuro, disturbi e anche dolore cronico in persone che non ne hanno mai sofferto.
Al contrario il dolore, anche molto intenso, non è un indicatore affidabile di insonnia.
In generale studi più approfonditi e specifici sui disturbi del sonno suggeriscono che l’insonnia sia un predittore molto affidabile sulla possibilità di avere dolore cronico.
Anche in una serie di analisi e studi che coinvolgevano fattori importanti come:
- depressione;
- ansia;
- sonno;
- affaticamento.
Dolore cronico e mancanza di sonno hanno dimostrato una chiara relazione diretta.
Allo stesso tempo “dormire bene” ha mostrato di:
- Migliorare la possibilità di una guarigione completa dal dolore cronico.
- Migliorare la prognosi a lungo termine per le persone che soffrono di emicrania, cefalea di tipo tensivo, e dolore muscolo-scheletrico.
Sono stati effettuati esperimenti per capire la relazione tra privazione del sonno e il dolore:
- È aumenta la sensibilità al dolore.
- Persone in buone condizioni dopo soltanto due notti in cui gli era stato tolto il sonno solo parzialmente (4 ore di meno), hanno sperimentato la comparsa di dolore fisico spontaneo.
- Tale effetto è anche incrementato con l’aumento delle notti senza dormire.
- È stato visto come la privazione del sonno possa anche portare a condizioni di iperalgesia (aumento patologico della sensibilità agli stimoli dolorifici).
Nei soggetti affetti da artrite reumatoide hanno riportato:
- depressione.
- Aumento del dolore.
- Ulteriore affaticamento.
- Ansia
Ormai è certo come la privazione del sonno (parziale) induca a un cambiamento dei sintomi psicosociali e psicologici in persone affette da artrite reumatoide.
Cosa fa la privazione del sonno agli inibitori del dolore?
Il nostro corpo ha una serie di eccitatori, ma anche inibitori, del dolore, che si attivano in determinate situazioni. La privazione del sonno tende a diminuire l’efficacia degli inibitori.
Per parametrare l’inibizione del dolore si usa una determinata scala detta CPM (Conditioned Pain Modulation) che, quando è ridotta, determina una scarsa capacità di inibire il dolore.
Insonnia, privazione del sonno o una pessima qualità del sonno hanno sono chiaramente associati a una peggiorata efficacia della CPM.
In pratica chi dorme poco o male tende ad avere inibitori del dolore che non funzionano a dovere e in modo particolare nelle persone affette da:
- Fibromialgia.
- Artrite reumatoide.
- Disturbo temporomandibolare.
I pazienti che hanno subito la privazione del sonno hanno mostrato di avere una riduzione della soglia del dolore “termico”. Sembrerebbe che tale condizione tenda a rendere irregolari quelli che sono conosciuti come “sistemi oppioidi endogeni”.
Gli oppioidi endogeni sono sostanze prodotte dal nostro corpo, tra le quali abbiamo:
- Endorfine
- Endomorfine
- Encefaline
- Dinorfine
- Morfina (prodotta in quantità minima).
Sostanze che, tra le altre funzioni, hanno quella importantissima di “diminuire” il dolore. Ciò potrebbe anche aumentare il rischio di quella che viene conosciuta come sensibilizzazione.
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Conclusioni
C’è sicuramente una relazione importante tra dolore cronico e mancanza di sonno che va studiata per stabilire in modo chiaro e preciso che associazione c’è tra questi due elementi.
Si stanno facendo moltissime ricerche per riuscire a curare il dolore cronico tanto che si è arrivati a comprendere come ci sia una relazione con la qualità del sonno.
È importante che tutti, pazienti e medici, si rendano conto quanto il sonno incida non solo sul trattamento del dolore ma anche sulla sua stessa prevenzione.
Come abbiamo già detto dormire male ha il potenziale per poter interferire con gli stessi inibitori del dolore aumentando i marker che contribuiscono all’infiammazione e che hanno un ruolo diretto in una serie di fastidi.
Chiunque soffre di dolore cronico dovrebbe tenere conto della qualità del sonno, ciò non significa che ogni persona che dorme male ne sia soggetta, e neanche il contrario. In modo particolare si raccomanda di monitorare chi:
- Non ha miglioramenti anche con le varie terapie.
- Addirittura peggiora.
In questi casi potrebbe risultare utile una valutazione del rapporto tra dolore cronico e mancanza di sonno.
GIONATA PROSPERI, FT, SPT, SM.
- Esperto In Terapia Manuale nelle cefalee, emicrania
- Fisioterapista dei disturbi dell’articolazione Temporo – Mandibolare
- Fisioterapista dei Disturbi Vestibolari
- C.E.O. del Centro della Colonna vertebrale di Massa
- Fisioterapia ecoguidata