Sintomi da prendere in considerazione: questi sintomi sono molto rari, motivo per cui dovresti consultare immediatamente il tuo medico curante:

  • Sensazione di malessere alla schiena, febbre o significativa sudorazione che ti impedisce di dormire.

  • Difficoltà ad urinare o sensazione di perdita di urine

  • Funzione sessuale compromessa o perdita di sensibilità durante i rapporti

  • Parestesie o formicolio ai genitali o nella regione dei glutei.

  • Incontinenza urinale e fecale

  • Perdita di forza agli arti inferiori

 

CONSIGLI PER FAR FRONTE AL TUO MAL DI SCHIENA E RIDURRE LA PROBABILITA’ CHE TI RICAPITI

 

  1. LA TUA SCHIENA E’ PIU’ FORTE DI QUANTO TU POSSA PENSARE: la maggior parte della popolazione mondiale ha avuto un’ esperienza di mal di schiena nel corso della vita. Essa può essere invalidante e preoccupante ma è molto comune e raramente pericolosa. La tua schiena, con le sue strutture, è molto forte e non è facilmente danneggiata come nei casi di distorsioni o strappi. Nel 98% dei casi, secondo la letteratura scientifica, si ha un recupero spontaneo abbastanza rapido, senza alcun trattamento. L’esperienza di dolore in alcuni pazienti si ripete, la quale potrebbe essere preoccupante, ma non pericolosa.
  2. RARAMENTE HAI BISOGNO DI UNA RMN, e potrebbe nuocerti anzichè apportare benefici: questo perché i cambiamenti alla colonna che ci mostrano le immagini spesso ci portano ad evitare il movimento (esercizi), cosa che invece porta solo a dei benefici.  In alcuni casi più severi è raccomandata, sotto consiglio del medico.
  3. EVITARE IL RIPOSO A LETTO: torna anzi a lavoro e riprendi gradualmente a svolgere le tue attività. Oggi gli studi scientifici dimostrano che il riposo prolungato e l’assenza del movimento nelle persone che hanno dolore alla schiena conducano esse a livello più alti di dolore, a maggiore disabilità, ad un recupero più lento ed a una maggiore assenza dal lavoro.
  4. Nei primi giorni di un dolore alla schiena, l’evitare le attività aggravanti può di certo alleviare il dolore. Tuttavia, mantenere un livello alto di attività, ritornando quanto prima alle attività abituali, aiuta a recuperare più velocemente. Muoversi in maniera sbagliata per evitare il dolore può non portare a dei benefici, se mantenuto per lungo tempo.
  5. Non dovresti temere di fletterti o di sollevare dei pesi. Flettersi o sollevare dei pesi spesso sono interpretati come causa di dolore alla schiena e, mentre un infortunio si può verificare se un oggetto viene raccolto con un movimento anomalo o non abituale, è molto probabile che sia una distorsione o piccola lesione. La cosa importante è la tecnica di come solleviamo un peso, confortevole ed efficiente.
  6. L’esercizio e le normali attività riducono il dolore alla schiena. L’esercizio si è dimostrato molto utile nella gestione del dolore ed è anche la strategia più efficace per evitare episodi futuri. Iniziare lentamente ed aumentare il carico, in termini di quantità ed intensità, ed in maniera graduale. State tranquilli, non danneggerà la vostra schiena. Nessun tipo di esercizio si è dimostrato essere più efficace di altri, basta scegliere un esercizio od un’attività che piace, che si adatti ad altre attività quotidiane e mantenerla nel lungo periodo.
  7. Gli antiinfiammatori non velocizzano il tuo recupero. Non ci sono forti evidenze sui benefici da farmaci e non accelerano il recupero. Il MOVIMENTO E’ IL MIGLIOR FARMACO. Dovrebbero essere sempre utilizzati in concomitanza con altre terapie, come l’esercizio, e sono per un breve periodo, in quanto potrebbero produrre effetti collaterali. L’esercizio, che è più sicuro ed economiche, è considerata l’opzione migliore.
  8. La chirurgia è raramente necessaria: ci sono manifestazioni cliniche in cui la compressione del nervo a livello del rachide produca segni neurologici, come alterazione della sensibilità, della forza e dei riflessi a livello degli arti inferiore. In questi casi la chirurgia può essere d’aiuto
  9. Un sonno di buona qualità: l’importanza del sonno è diventato sempre più chiaro negli ultimi anni. E’ in grado di ridurre lo stress, di migliorare la sensazione generale di benessere e di ridurre l’attivazione dei trigger point. L’obiettivo è di dormire dalle 7 alle 8 ore a notte, con una routine regolare.  Non esiste il miglior materasso, ma quello che ti da la sensazione di miglior comodità.
  10. Puoi accusare dolore alla schiena senza che si verifichi necessariamente una lesione: molti fattori possono causare dolore alla schiena e spesso una combinazione di questi sono coinvolti:
    1. Fattori fisici: come proteggere troppo la schiena evitando di muoverla;
    2. Fattori psicologici: fra cui la paura di danneggiare o non migliorare, fattori che possono scoraggiare e fattori di stress;
    3. Fattori generali di salute e stile di vita: una vita sedentaria, priva di attività fisica , ed una cattiva qualità del sonno posso sensibilizzare maggiormente il mal di schiena;
    4. Fattori psicosociali: difficoltà relazionali a lavoro e nella vita di relazione, la mancanza di soddisfazione nell’ambito lavorativo o una malattia o perdita di un familiare.

 

I risultati di diversi studi scientifici  evidenziano una forte associazione tra l’utilizzo precoce della fisioterapia, rispetto ad un utilizzo della fisioterapia nelle fasi successive, e la riduzione di probabilità di intervento chirurgico, infiltrazioni lombosacrali e visite mediche per il tuo mal di schiena  nell’ anno successivo alla valutazione iniziale. Inoltre, sembra esistere una relazione tra il tempo entro il quale è effettuata la fisioterapia e la riduzione del rischio di interventi successivi. Infatti, il rischio è minore nei pazienti che ricevono la fisioterapia nella fase acuta rispetto ai pazienti che ricevono la fisioterapia nella fase sub-acuta.
La fisioterapia precoce potrebbe sostanzialmente aumentare il livello generale di attività del paziente nella fase acuta di mal di schiena oltre che dare una continua educazione e rassicurazione sull’evoluzione del disordine e migliorare l’outcome.

Questi risultati sono in accordo con un recente case study che riporta un’associazione tra la fisioterapia nei primi 90 giorni dall’insorgenza di una lombalgia acuta e la riduzione di prescrizioni farmacologiche, risonanze magnetiche e infiltrazioni nel primo anno successivo alla diagnosi (Fritz et al. 2008). Altri studi hanno dimostrato che la fisioterapia precoce (entro 6 settimane dalla diagnosi di lombalgia aspecifica) determina un miglioramento nella disabilità, nelle condizioni generali di salute, nell’ansia e nei sintomi depressivi se confrontata con il semplice consiglio di rimanere attivi

Se tutto questo non ti è chiaro, chiedi un consulto ma soprattutto non preoccuparti:  se il tuo dolore non diminuisce o sparisce dopo 6/8 settimane contattaci! Noi possiamo fare molto per il tuo mal di schiena.

Con le nostre conoscenze, ti ascolteremo, tratteremo il tuo mal di schiena, per LIBERARTI DAL DOLORE ed impedire che episodi nuovi si verifichino in futuro. 

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