10 Punti chiave per la gestione del tuo mal di schiena.
Se sei preoccupato di un forte mal di schiena sappi che spesso pensiamo possa essere molto più grave di quello che sembra.
Circa l’80% delle persone vivono un’esperienza simile di dolore nell’arco della vita, e nella maggior parte dei casi questi episodi si risolvono spontaneamente senza dover necessariamente fare ricorso all’assunzione di farmaci.
Lo sapevi che la maggior parte degli attacchi di mal di schiena si risolvono spontaneamente nell’arco di 12 settimane?
Per alcuni pazienti, tuttavia, il dolore diventa cronico compromettendo seriamente la vita lavorativa e domestica.
LE RACCOMANDAZIONI DI PHYSIOTHERAPY PER LA GESTIONE DEL MAL DI SCHIENA
1 – Il riposo a letto viene considerato un trattamento inadeguato per favorire la risoluzione di un quadro doloroso, rallentando la ripresa;
2 – Riprendi quanto prima a svolgere le tue normali attività di vita quotidiana;
3 – Le evidenze sempre più supportano una serie di programmi di esercizi come trattamento di prima scelta per alleviare il mal di schiena.
4 – Un programma di esercizio, progettato da un fisioterapista altamente qualificato, incorpora sia un allenamento cardio vascolare e sia un programma per lo sviluppo della forza.
5 – Non esiste la postura ideale. al lavoro non è importante la postura, ma il tempo che passi in una determinata postura. cerca di cambiarla spesso, muoviti di più.
6 – Insegnare ai pazienti come affrontare la paura di muoversi. Continuare a muoversi è parte integrante del processo di guarigione
7 – L’ernia del disco è responsabile del vostro dolore nel 1 – 3% dei casi… quindi causa molto raramente il mal di schiena.
8- I miglior candidati alla chirurgia sono quei pazienti che presentano un quadro specifico ( si parla infatti di lombalgia specifica) ed identificabile con una patologia specifica, come tumore, infezione od ernia del disco sintomatica (rara). Infatti spesso sono presenti ernie in soggetti senza dolore: l’ernia non giustifica il dolore ma rappresenta spesso un normale processo di invecchiamento della colonna!
9 – La risonanza magnetica aumenta il livello di disabilita’ perché spesso crea preoccupazioni sull’esito del referto. Spesso la risonanza magnetica fa emergere delle “anomalie” che sono presenti anche in soggetti senza dolore.
10 -Insegnare ai pazienti quei processi neurobiologici e neurofisiologici che stanno alla base delle loro esperienze di dolorose per metterli nella condizione di comprendere perché hanno dolore e che molto spesso il dolore non ha niente a che fare con un tessuto lesionato o degenerato.