ARTROSI DELLA SPALLA

ARTROSI DELLA SPALLA

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Esercizi in caso di artrosi

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Artrosi al ginocchio? Non allarmarti!

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Rizoartrosi

Rizoartrosi

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Rizoartrosi: una valida soluzione per togliere il dolore

Rizoartrosi: una valida soluzione per togliere il dolore

RIZOARTROSI: DEFINZIONE

L’articolazione carpo metacarpale ( trapezio-metacarpica) del pollice gioca un ruolo estremamente importante nella funzionalità della mano. Essa è facilmente soggetta ad artrosi (rizoartrosi), la più comune malattia degenerativa delle articolazioni che si manifesta già a partire dalla maggiore età.

Essa rappresenta il risultato di un complesso sistema di interazioni meccaniche, biologiche, biochimiche, molecolari ed enzimatiche che hanno come risultato finale il deterioramento del tessuto articolare.

E’ un disordine dell’articolazione sinoviale caratterizzato da aree di distruzione focale della cartilagine articolare (che radiologicamente s’esprime con l’assottigliamento della cartilagine), da rimodellamento dell’osso sub condrale (che si esprime con la sclerosi, la formazione delle cisti e degli osteofiti), dall’infiammazione cronica della sinovia e dalla retrazione fibrotica della capsula articolare.

RIZOARTROSI: CARATTERISTICHE CLINICHE

La rizoartrosi costituisce il 10% delle localizzazioni artrosiche e colpisce soprattutto le donne. Il paziente che più comunemente presenta l’interessamento dell’articolazione basale del pollice, è una donna, di età compresa tra i 50 e i 70 anni, con dolore sulla porzione radiale della mano o del pollice a insorgenza insidiosa; la durata varia da alcuni mesi a svariati anni.

I pazienti con rizoartrosi si riscontrano facilmente nella pratica clinica, in cerca di cure per ridurre il loro dolore e per migliorare la funzionalità quotidiana.

LA GIUSTA TERAPIA FISIOTERAPICA

Le tipiche tipologie di terapie fisioterapiche adottate per la gestione di questi pazienti includono la terapia manuale e l’esercizio terapeutico.

Le tecniche di terapia manuale utilizzate comprendono sia tecniche articolari passive e sia tecniche di neuro dinamica, ovvero tecniche di mobilizzazione neurale.

Studi recenti hanno dimostrato che 4 – 6 sedute fisioterapiche di mobilizzazioni eseguite con una frequenza di 2 volte a settimane sono in grado di ridurre il dolore  (specie alla pressione) e la funzionalità, rispetto ad altri tipi di trattamento.

 

Nel caso di una condizione dolorosa cronica, la mobilizzazione del nervo è in grado di produrre una significativa ipoalgesia meccanica ed un aumento della forza di presa nei pazienti con rizoartrosi, ed è quindi  considerato un valido strumento terapeutico nei pazienti con rizoartrosi in cui vi è anche una condizione di sensibilizzazione centrale e periferica.

Per quanto riguarda le tecniche di terapia manuale ortopediche queste sono ampiamente utilizzate nella gestione clinica  dei pazienti che presentano una rizoartrosi. Tecniche di mobilizzazioni articolari, trazioni e tecniche di glide sono spesso usati per allungare la capsula articolare e per recuperare i movimenti accessori, al fine di ridurre il dolore e migliorare l’escursione articolare.

Gli esercizi hanno lo scopo di migliorare l’escursione articolare libera dal dolore, incrementare la forza, mantenere la stabilità articolare ed evitare deformazioni del pollice.

Un ulteriore studio ha dimostrato come un trattamento multimodale comprensivo di  tecniche di mobilizzazione articolare, tecniche di neuro dinamiche ed esercizi terapeutici, della durata di 12 sedute con una frequenza di 3 sedute a settimana, possa produrre risultati importanti in termini di riduzione del dolore e ripristino della funzionalità.

Questo approccio prevedeva:

  • Tecniche di terapia manuale, ovvero distrazione e glide postero anteriore (3 minuti di trattamento ripetuto per 3 volte);
  • Tecniche di neuro dinamica sul nervo mediano e sul nervo radiale in slider: è una manovra che ha lo scopo di produrre un movimento di scivolamento della struttura neurale in relazione ai tessuti anatomici adiacenti. Durata della tecnica: due serie da 5 minuti ognuna, con pausa di 1 minuto tra ogni serie.

Se la pratica clinica non segue le linee guida basate sull’evidenze, non offriamo il meglio ai nostri atleti. PHYSIOTHERAPY segue sempre queste linee guida!

 Physiotherapy non tratta un SINTOMO, ma una persona che presenta un sintomo doloroso

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