LESIONE ALLA CUFFIA DEI ROTATORI

  • UN TENDINE DELLA SPALLA SI È LESIONATO! MI OPERO O NO?
  • QUANDO DEVO FARE UNA RISONANZA MAGNETICA?
  • HO UNA LESIONE ALLA CUFFIA DEI ROTATORI: COME DEVO MUOVERMI?
  • LESIONE ALLA CUFFIA DEI ROTATORI: QUANDO OPERARSI?
  • LA FISIOTERAPIA COME PRIMA SCELTA IN CASO DI LESIONE ALLA CUFFIA DEI ROTATORI
  • UNA FISIOTERAPIA SPECIFICA PER LA CUFFIA DEI ROTATORI
  • ALCUNI CONSIGLI PER GESTIRE AL MEGLIO UNA LESIONE ALLA CUFFIA DEI ROTATORI

Un argomento attuale molto delicato per la maggior parte delle persone, infatti una lesione alla cuffia dei rotatori ha una percentuale di prevalenza pari attorno al 14% nella popolazione attiva.

Tali disturbi non sono sempre episodi di breve durata ma, al contrario, potrebbero rappresentare una condizione clinica persistente. Infatti, sebbene una percentuale di persone possa riprendersi nei primi mesi dall’esordio, alcuni continuano a manifestare sintomi a lungo termine.

UN TENDINE DELLA SPALLA SI È LESIONATO! MI OPERO O NO?

Ti risponde Physiotherapy

Molte persone giungono presso il nostro studio con una diagnosi medica approssimativa di “tendinite” o “periartrite scapolo omerale”, magari facendo un singolo test, di dubbia utilità,  di conflitto subacromiale, o semplicemente dopo aver eseguito un’ecografia muscolo – scheletrica.

Prima di tutto c’è da dire che…

…la gestione conservativa di una tendinopatia alla cuffia dei rotatori  rappresenta per il fisioterapista una sfida difficile perché i meccanismi responsabili di questo disturbo non sono ancora completamente conosciuti, perché non esiste un gold standard nel trattamento e perché il possibile coinvolgimento del sistema nervoso centrale (SNC) nel dolore persistente è poco indagato.

Quindi cosa è meglio fare? Chi si deve interpellare per ricevere una diagnosi corretta? A quali trattamenti è meglio sottoporsi?

FACCIAMO CHIAREZZA


La spalla è un’articolazione molto complessa con numerosi gradi di libertà. La sua stabilità è garantita sia da strutture passive (ossa e legamenti) e sia da strutture attive (muscoli e relativi tendini). In passato si è data molta importanza all’integrità di queste strutture accusandole spesso e volentieri di essere la fonte dei sintomi dolorosi.

In realtà esistono evidenze scientifiche che dimostrano che non sempre la causa del dolore è da attribuire a lesioni o degenerazioni  di queste strutture evidenziate attraverso l’esecuzione o di un esame ecografico, o di una risonanza magnetica.

Chiedi sempre un consulto ad un ortopedico specializzato sulla spalla oppure un fisioterapista esperto in terapia manuale ortopedica

QUANDO DEVO FARE UNA RISONANZA MAGNETICA?

Sappiamo che la risonanza magnetica e l’ecografia hanno una buona accuratezza diagnostica  nelle rotture a tutto spessore nei pazienti che presentano dolore alla spalla, ma sappiamo anche che questa accuratezza diminuisce  in maniera significativa ma man che l’estensione della lesione diminuisce.

Infatti, proprio per la presenza di questa scarsa correlazione tra lesioni anatomiche e percezione del dolore le principali linee guida sconsigliano  l’uso di un indagine diagnostica prima delle 6 settimane dall’insorgenza del sintomo.

Un ulteriore studio, a dimostrazione di quanto detto,  dimostra come spesso siano presente alterazioni strutturali a carico dei tessuti molli anche nella popolazione asintomatica, cioè in persone che non manifestazione alcun dolore.

Quindi un referto di un’ indagine strumentale non potrà mai dire da dove viene il dolore, al massimo potrà evidenziare quali sono le differenze rispetto all’anatomia ritenuta “normale”, in poche parole un’ecografia potrà spiegare l’anatomia della spalla, ma di certo non il motivo per cui il paziente lamenta dolore.

HO UNA LESIONE ALLA CUFFIA DEI ROTATORI: COME DEVO MUOVERMI?

Da qui la necessità di una valutazione adeguata in quanto il dolore può avere svariate origini e quindi si consiglia sempre di rivolgersi a professionisti qualificati come Fisioterapisti esperti in Terapia Manuale Ortopedica  oppure ad Ortopedici specialisti di spalla.

Queste figure saranno in grado di dirvi quale sia il vostro problema, consigliarvi la migliore soluzione ed eventualmente richiedervi un’indagine strumentale se e solo se la vostra situazione lo richiede.

LESIONE ALLA CUFFIA DEI ROTATORI: QUANDO OPERARSI?

Generalmente il trattamento conservativo è la prima scelta terapeutico in caso di lesione alla cuffia dei rotatori.

Soltanto alcune lesione della cuffia dei rotatori richiedono l’intervento di un chirurgo ortopedico. Le lesioni parziali non necessitano di un intervento chirurgico nella maggior parte dei casi: solo se il dolore è persistente e non si risolve con la fisioterapia ci si può orientare verso la chirurgia.

Stessa cosa per quanto riguarda le lesioni a tutto spessore: in alcuni casi i disturbi sono contenuti o comunque con una giusta fisioterapia la spalla può smettere di far male. Questo quadro è tipico delle persone più anziane (dai 60 anni in su) e che non richiedono grandi sforzi alla spalla.

Se invece siamo di fronte a una persona più giovane, nel pieno dell’attività lavorativa, e soprattutto se l’attività svolta richiede un certo impegno della spalla, si può ricorrere all’intervento.

 

LA FISIOTERAPIA COME PRIMA SCELTA IN CASO DI LESIONE ALLA CUFFIA DEI ROTATORI

L’obiettivo del trattamento dovrebbe essere quello di aumentare la capacità di carico dei tendini della cuffia dei rotatori tramite l’esercizio terapeutico basato sul carico progressivo, ovvero aumentare la capacità dei tendini di resistere alle sollecitazioni, per ridurre la sintomatologia e migliorare la funzionalità.

In pratica, l’esercizio basato sul carico progressivo dovrebbe favorire l’adattamento del tendine, del muscolo, dell’unità miotendinea e della catena cinetica.

In base agli studi clinici e all’opinione degli esperti, l’esercizio terapeutico dovrebbe essere la principale scelta di trattamento nei soggetti con lesione alla cuffia dei rotatori. I pazienti dovrebbero effettuare l’esercizio terapeutico basato sul carico per almeno 3 mesi prima di considerare altre opzioni di trattamento.

 UNA FISIOTERAPIA SPECIFICA PER LA CUFFIA DEI ROTATORI

 DEVI SAPERE CHE:

  • Il riposo dovrebbe essere limitato esclusivamente alla fase reattiva e al periodo iniziale della fase di alterata riparazione per evitare una possibile progressione del disturbo;
  • Sono consigliati 2-3 giorni di recupero tra attività molto impegnative per favorire il turnover del collagene; nelle fasi finali della riabilitazione, con l’aumentare della capacità di carico del tendine e della catena cinetica, il tempo di recupero può diminuire;
  • Il turnover del collagene è ridotto con il passare degli anni, quindi atleti meno giovani potrebbero necessitare di tempi di recupero maggiori;
  • Il riposo prolungato riduce la capacità di carico del tendine e della catena cinetica. Negli sportivi, inoltre, un riposo eccessivo potrebbe ridurre la performance;
  • Evitare un riposo eccessivo potrebbe avere un impatto positivo sullo stato di salute generale del paziente in quanto le tendinopatia sono spesso associate a disturbi metabolici, come diabete mellito e ipercolesterolemia;
  • L’esercizio terapeutico è supportato dal più alto livello di evidenza e rappresenta la stratega conservativa più utilizzata nel trattamento delle lesioni alla cuffia dei rotatori. Vieni a scoprire presso il studio i nostri protocolli di trattamento;
  • La valutazione della catena cinetica è una componente raramente considerata nei programmi di riabilitazione proposti;

 

Bene, abbiamo capito che l’esercizio rappresenta una soluzione ottimale per recuperare al meglio una spalla con lesione di cuffia, ma ci sono altre strategie di intervento?

 Altre strategie di intervento sono spesso utilizzate nella gestione di una lesione alla cuffia dei rotatori: terapia manuale, dry needling, agopuntura, infiltrazioni (acido ialuronico coricosteroidi, etc.), onde d’urto, laser, taping, FANS.

Ma nessuna di queste strategie è efficace come l’esercizio terapeutico

Non modificano la capacità di carico del tendine, la forza della catena cinetica ed il possibile coinvolgimento del sistema nervoso centrale.

MA

Se utilizzate in associazione all’esercizio terapeutico potrebbero ridurre i sintomi e favorire l’aderenza del paziente

 

ALCUNI CONSIGLI PER GESTIRE AL MEGLIO UNA LESIONE ALLA CUFFIA DEI ROTATORI

  • Mai affidarsi a soluzioni non supportate da solide basi scientifiche.
  • Rivolgersi sempre a professionisti come Fisioterapisti altamente esperti in Terapia Manuale Ortopedica e Ortopedici specialisti della spalla.
  • La chirurgia non è  sempre l’intervento più indicato per risolvere definitivamente il dolore ad una spalla.
  • Un programma di esercizi calibrato sulle capacità del paziente eseguito sotto la supervisione di un fisioterapista rappresenta spesso il miglior intervento sostenuto da prove di efficacia scientifiche.
  • Le indagini strumentali forniscono informazioni limitate e non sempre sono necessarie.

GIONATA PROSPERI FT, SPT, SM.

  • Fisioterapista esperto In Terapia Manuale nelle cefalee, emicrania
  • Fisioterapista dei disturbi dell’articolazione Temporo – Mandibolare
  • Fisioterapista dei Disturbi Vestibolari
  • C.E.O. del Centro della Colonna vertebrale di Massa
  • Fisioterapia ecoguidata