Attività aerobica o palestra per contrastare il mal di schiena?

È una domanda che molto spesso ci si pone se si soffre di lombalgia, specialmente se cronica. Prima di tutto dobbiamo dire che, in base alle recenti ricerche, è importante capire che c’è una forte correlazione tra sedentarietà e mal di schiena.

Quindi è comunque fondamentale modificare il proprio stile di vita; di seguito uno studio effettuato per capire quale attività è migliore tra camminata e pesi contro il mal di schiena

La lombalgia è un problema altamente diffuso nei paesi economicamente più sviluppati, si stima che nell’arco della propria vita circa il 70% delle persone ne soffrano per almeno un periodo. La condizione diviene infine cronica in circa il 10% della popolazione.

Gli approcci tradizionali per curare il mal di schiena

Esistono un grandissimo numero di metodologie, più o meno valide o scientificamente provate, che tentano di dare sollievo o curare la lombalgia.

Nella letteratura scientifica è dimostrato che gli approcci attivi, come ad esempio:

  • il rafforzamento dei muscoli della schiena o di quelli addominali,
  • esercizi di coordinazione,
  • allenamento generico,
  • esercizio aerobico,

riducano il dolore e apportino anche una serie di miglioramenti generici nonché alle capacità funzionali.

In una valutazione su ben 47 studi clinici sulla lombalgia è emerso che gli approcci attivi, su tutti il potenziamento muscolare, siano molto più efficaci per il guadagno di capacità funzionali rispetto a molte altre tecniche di trattamento della patologia.

Per quanto riguarda invece la classica attività aerobica (es. la corsa), è ormai noto e certo il fatto che offra moltissimi benefici e abbia effetto su:

  • dolore,
  • depressione,
  • ansia,
  • paura del movimento,
  • umore

In più, tra le molteplici attività fisiche raccomandate alla popolazione, quelle a piedi (che siano camminata veloce o jogging), è noto essere le più sicure con il più basso tasso di infortuni.

Correre o camminare vengono spesso, nelle cliniche per il mal di schiena, raccomandati ai pazienti con lombalgia. A questo si aggiungono anche alcuni studi che hanno valutato positivamente tali pratiche come veri e propri trattamenti.

Siamo di fronte a interventi che includono:

  1. un allenamento per la deambulazione con intensità moderata,
  2. camminata con bastoni da sci per aiutarsi,
  3. allenamento a piedi con trazione verticale (es. scale).

 

In tutti e tre i casi è stata riscontrata una riduzione del dolore e un miglioramento funzionale. La ricerca in oggetto serve per valutare l’effetto dell’allenamento aerobico (corsa, camminata), durante l’allenamento in cui si vuole avere un potenziamento muscolare e un miglioramento delle abilità funzionali.

Il metodo di analisi utilizzato per capire se e quanto l’attività aerobica sia utile per il mal di schiena

Gli scienziati hanno effettuato rilevazioni su test in cui i soggetti camminavano per 6 minuti tenendo in considerazione anche la differenza di velocità tra chi soffre di mal di schiena e chi invece non ha problemi.

Hanno notato come l’esercizio attivo a piedi migliori le prestazioni del paziente con lombalgia cronica.

I soggetti sono stati reclutati dal Dipartimento di Fisioterapia di Maccabi (Israele) con una età compresa tra 18-65 anni, con dolore lombare cronico da più di 3 mesi con o senza irradiazione agli arti inferiori.

Sono stati invece esclusi tutti coloro che avevano almeno uno dei seguenti parametri:

  • fisicamente attivo,
  • ha subito fratture o interventi chirurgici negli ultimi 6 mesi,
  • cardiopatici,
  • con angina instabile,
  • con insufficienza cardiaca congestizia,
  • con bypass effettuato negli ultimi 6 mesi,
  • ha ricevuto trattamenti contro il cancro,
  • soffre di mal di schiena per un incidente.

 

Come detto il test si basava su una camminata intensa della durata di 6 minuti in cui il partecipante, nel suddetto tempo, doveva percorrere la maggior distanza possibile.

In seguito sono stati fatti dei test per valutare la condizione funzionale della persona come quello adattivo denominato Back Pain Functional Scale e vari questionari.

Due fisioterapisti con esperienza pluriennale nella riabilitazione muscolo-scheletrica erano responsabili prima e dopo la valutazione del soggetto.

Sempre un fisioterapista senior (con 17 anni di esperienza nella riabilitazione muscolo-scheletrica) era invece responsabile di tutte le sessioni di allenamento con i soggetti partecipanti al test.

Questi, a loro volta, sono stati divisi in due gruppi:

  1. Gruppo a piedi.
  2. Gruppo di esercizi.

Ogni gruppo, a sua volta, suddiviso in sottogruppi di età: 18-44 e 45-65 anni.

I gruppi sperimentali hanno partecipato a programmi di 6 settimane. La frequenza di allenamento era per tutti di 2 volte a settimana con sessioni che duravano 20 minuti nella prima e aumentavano di 5 minuti a settimane per le seguenti fino alla quinta.

Nel gruppo a piedi i partecipanti camminavano su dei tapis roulant con un riscaldamento di 5 minuti a velocità bassa per poi settarsi a un livello intenso. Nelle ultime due settimane la durata era di quindi 40 minuti a sessione.

Il gruppo di esercizi eseguiva invece attività e movimenti atti al rafforzamento del tronchi e degli arti inferiori e superiori. Anche qui ogni sessione iniziava con 5 minuti di riscaldamento per poi proseguire con una fase “a basso carico”.

Infine si arrivava a una fase in cui si incrementavano i carichi e le stesse ripetizioni.

I risultati delle ricerche

Lo studio in oggetto serviva a valutare l’efficacia di un programma basato sulla camminata rispetto a un programma di esercizi di rafforzamento che, secondo la letteratura, è stato considerato il trattamento più efficace per il guadagno funzionale tra le persone con lombalgia cronica.

È stato anche riscontrato che entrambi i gruppi di studio sono migliorati con risultati simili in tutti i parametri presi in considerazione.

La durata dello studio, come abbiamo detto di appena 6 settimane, avrebbe potuto mostrare differenze più significative nei risultati se fosse durato di più.

La prima cosa che si evince da questo studio, come dai molteplici altri che sono stati fatti sull’allenamento rispetto alla lombalgia cronica, è l’importanza di avere una vita attiva che non obbliga per forza ad estenuanti sedute in palestra.

Conclusioni

In conclusione, in rapporto alla attività aerobica e il mal di schiena possiamo affermare che un programma di camminata:

  • a intensità moderata,
  • due volte a settimana,
  • per sei settimane

migliori le prestazioni funzionali e la resistenza muscolare nelle persone con lombalgia cronica.

 

GIONATA PROSPERI, FT, SPT, SM.

  • Esperto In Terapia Manuale nelle cefalee, emicrania
  • Fisioterapista dei disturbi dell’articolazione Temporo – Mandibolare
  • Fisioterapista dei Disturbi Vestibolari
  • C.E.O. del Centro della Colonna vertebrale di Massa
  • Fisioterapia ecoguidata